ISTITUTO PER LA DIFESA DEL CONSUMO
Nessun compenso anticipato fino al recupero. Ti chiederemo in anticipo solo le spese vive per le attività da svolgere
Le nostre attività di recupero avranno durata massima di 120 giorni, durante i quali ti seguiremo passo dopo passo
Il nostro ufficio legale è composto da Avvocati con elevate conoscenze in materia di criptovalute e piattaforme di investimento

On line dal lontano 2008, Istituto per la Difesa del Consumo è l’associazione di consumatori specializzata nel contrasto delle truffe su internet e nella tutela dei cittadini avverso i soprusi e le neglegenze della pubblica amministrazione.
Aiutaci a difendere i tuoi diritti: anche se non hai esperienze e competenze in materia, per qualsiasi dubbio potrai contattarci al numero 0810030533
Scegli l’ora e la data per parlare con un nostro esperto. Potrai raccontarci come si sono svolti i fatti, esporci la documentazione in tuo possesso e valuteremo se ricorrono i presupposti per poter recuperare il tuo credito.
La consulenza potrà essere telefonica o in videocall e sarà sempre in ogni caso gratuita.
Ti convincono con investimenti iniziali di poche centinaia di euro e poi ti illudono di poter raggiungere guadagbi inimmaginabili.
Per illuderti sono disposti a tutto: trascorrere con te ore al telefono e offrirti ogni possibile garanzia (compresi pagamenti tracciabili e con bonifico bancario).
Ma come fanno a restare impuniti? E, soprattutto, come può essere così semplice riuscire a recuperare il danaro che ti hanno sottratto?
Per dirla in breve, il segreto è non rassegnarsi: la tua rassegnazione fa parte del loro piano 😉
I truffattori sanno che il 90% delle loro vittime non farà nulla per recuperare il proprio danaro, per vergogna, per rassegnazione, per mancanza di altre risorse economiche, per diffidenza o semplice ignoranza
ai TRUFFATORI per restare impuniti, basterà restituire il dovuto a quel 10% di persone che saprà come tutelare i propri diritti e colpire gli ingranaggi del loro meccanismo criminale (società, conti bancari, siti internet, app, ecc)

Come riconoscere e smascherare i trabocchetti delle finte piattaforme di trading e dei finti consulenti finanziari. Quasi dieci anni di esperienza sul campo, condensati in circa 100 pagine.
Leggendolo apprenderai:
Per Avvocati e non addetti ai lavori.


La prima fase consiste sempre nell’adescamento della potenziale vittima, che avviene mediante pubblicità on line o attraverso contatti telefonici.
Fin da principio gli operatori ti prometteranno miracoli finanziari a fronte di un piccolo investimento iniziale.
L’importo richiesto generalmente si aggira attorno ai 250,00 euro da versare mediante bonifico bancario o carta di credito. La vittima ha il sospetto che possa trattarsi di una truffa, ma si lascia convincere dall’idea che nella peggiore delle ipotesi perderà giusto quel poco che ha investito.



Quasi con sorpresa, la vittima avrà idea di trovarsi innanzi ad operatori seri e corretti.
Dopo il versamento iniziale, infatti, vedrà effettivamente che sul sito avrà un’area utente riservata, da cui risulterà il credito iniziale versato, generalmente accompagnato da un ulteriore credito bonus gentilmente offerta dalla piattaforma.



Quando la macchina inizierà a funzionare i (finti) consulenti finanziari con maestria guideranno la vittima (che generalmente di mercati finanzia sa poco o nulla) a compiere le prime operazioni di mercato con la piccola liquidità messa a disposizione.
A distanza di pochi giorni il miracolo finanziario inizialmente promesso e preannunciato si avvererà: tra operazioni di acquisto e operazioni di vendita, dietro gli abili consigli dei consulenti, la vittima vedrà che il proprio capitale si sarà raddoppiato o triplicato, con profitti dal 100% al 200%.



Vinta la diffidenza iniziale e scoperte le potenzialità della piattaforma, la vittima si pentirà di non aver puntato fin da subito una somma di danaro più consistente, da poter far raddoppiare o triplicare.
Il passaggio naturale immediatamente successivo sarà, quindi, quello di incrementare i propri investimenti.
Le cifre versate iniziano, quindi, a farsi via via più elevate, secondo la disponibilità di ciascuno. C’è chi decide di investire migliaia o decine di migliaia di euro, anche prelevando dai risparmi di una vita.



La ricchezza, tuttavia, comporta anche delle spese.
Con questo ragionamento il consulente inviterà la vittima ad effettuare ulteriori esborsi per poter successivamente incassare il proprio danaro.
Si arriva a questa fase, quanto l’operatore della piattaforma avrà compreso che la vittima non ha materialmente più nulla da poter dare.
L’aneddotica per giustificare le ulteriori richieste di pagamento potrà essere piuttosto varia e fantasiosa: ci saranno tasse da pagare anticipatamente (non si sa bene in favore di quale paese estero), poi sarà il turno di commissioni bancarie per autorizzare il trasferimento del danaro, poi ancora il compenso per la piattaforma, e così fino a quando la vittima non avrà esaurito completamente ogni propria risorsa.
La leva psicologica anche in questa fase gioca un ruolo fondamentale: la vittima si rende conto che probabilmente non rivedrà più il proprio danaro, ma ha investito talmente tanto da non avere null’altro da perdere e versare le ultime migliaia di euro è l’ultima speranza per salvarsi dalla bancarotta.
Così si continua a pagare, a pagare e a pagare ancora.



Le richieste di pagamento diventeranno incessanti fino ad essere materialmente insostenibili e la vittima si rassegnerà generalmente a non poter rientrare in possesso del proprio danaro, proprio per l’impossibilità di versarne altro, per pagare le spese.
Alla fine il conto verrà probabilmente chiuso e non resterà più alcuna traccia né del capitale investito né dei rendimenti miracolosi ottenuti con le operazioni finanziarie.

Recuperare il tuo capitale e ottenere la tua piena soddisfazione saranno fin da subito il nostro principale obiettivo. Questi sono gli ultimi giudizi di chi, prima di te, si è rivolto a noi (presto anche a te chiederemo di lasciare qui il tuo giudizio, affinché sia di incoraggiamento per i successivi clienti!)
Purtroppo no. Non sempre è possibile riuscire nelle attività di recupero. Vi sono dei casi in cui prevediamo possa essere più semplice e degli altri in cui riteniamo, al contrario, che non vi sia alcuna possibilità di successo. Generalmente, chi commette truffe del genere sa bene di essere esposto a rischi e responsabilità: proprio per questo, quando si tratta di truffe recenti perpetrate da organizzazioni criminili truffatori ancora in servizio è molto frequente indurle a miti propositi (ovvero a restituire integralmente le cifre rubate), mediante un semplice accordo.
Ovunque si trovi l’organizzazione criminale che ti ha truffato, la competenza territoriale sarà sempre del Giudice italiano e, a seguito di una querela, il processo si terrà comunque, a prescindere che gli imputati vi partecipino (anche per fare le proprie difese) o lascino che si svolga in loro assenza (in contumacia).
Non possiamo darti certezze, ma possiamo garantirti tutto il nostro impegno, che dipenderà anche dalla circostanza che, se non dovessimo riuscire a recuperare nulla, non guadagneremmo nulla per tutto il nostro lavoro. Per farti un’idea della soddisfazione dei nostri associati e dei numerosi casi di successo che abbiamo già trattato, puoi dare uno sguardo alle numerose recensioni pubblicate su TrustPilot.
Il tempo che ti chiediamo di concederci per le attività di recupero, fino a quando ti sarà nuovamente accreditata la somma che ti era stata rubata, è di appena 120 giorni.
Per valutare ciascun singolo caso è necessaria una consulenza preliminare. Sarà assolutamente gratuita e non vincolante. Ti faremo alcune domande e in base alle risposte che ci fornirai potremo darti un primo parere. Da lì, se vorrai la nostra assistenza, si procederà concretamente con le attività di recupero.
Intanto non sarà un problema tuo notificare gli atti ai truffatori, ma della Procura della Repubblica innanzi alla quale sarà stata presentata la querela. A prescindere da ciò, la notifica degli atti non pone alcun particolare problema: se il truffatore è residente all’estero e iscritto all’AIRE, la notifica potrà avvenire tramite l’ambasciata italiana; altrimenti la notifica potrà avvenire presso l’ultima residenza in Italia.
Pagherai il nostro compenso solo se riusciremo effettivamente a recuperare quello che ti è stato rubato, nella misura del 15% di quello che saremo riusciti a recuperare. Se non dovessimo riuscire a recuperare nulla, non pagherai nulla!
Ci preme, tuttavia, evidenziarti fin da subito che potranno esserci delle spese vive da sostenere (e di quelle non potremo farci carico noi!). In ogni caso, fin dalla prima consulenza, ti comunicheremo tutti i costi eventualmente da affrontare.
Una breve telefonata potrà chiarirti ogni dubbio. Non esitare a contattarci: i nostri esperti saranno a tua disposizione al numero 0810030533.
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