Abbiamo ricevuto il tuo curriculum: attenzione alla truffa

Abbiamo ricevuto il tuo curriculum

Nel panorama contemporaneo delle frodi informatiche, si sta diffondendo una nuova modalità di raggiro che sfrutta le dinamiche psicologiche e digitali tipiche della ricerca di occupazione. L’attacco inizia con una comunicazione apparentemente innocua:
“Salve, abbiamo ricevuto il tuo curriculum”.

Tale enunciato, sebbene privo di specificità contestuale, genera un’immediata predisposizione fiduciaria nel destinatario, in particolare se questi ha recentemente inoltrato candidature tramite piattaforme di recruiting. Questo pattern comunicativo si basa sulla verosimiglianza: i truffatori simulano contatti istituzionali e professionali al fine di instaurare una relazione asimmetrica e manipolatoria con la vittima.

Meccanismo della frode basata sul finto reclutamento

L’inganno si articola attraverso una chiamata iniziale da parte di un sedicente recruiter aziendale, che utilizza un tono formale e un linguaggio altamente professionale per legittimare la propria identità. Le prime frasi sono calibrate per creare un contesto di credibilità: “Abbiamo ricevuto il tuo curriculum e riteniamo il tuo profilo adatto a una posizione attualmente aperta”.

L’interazione prosegue su canali di comunicazione alternativi (WhatsApp, Telegram, email), dove alla vittima viene richiesto di compilare moduli digitali, fornire ulteriori dati identificativi e, in taluni casi, effettuare pagamenti per ipotetici corsi di formazione preliminare o pratiche amministrative. È altresì frequente l’invio di file eseguibili contenenti malware, trojan o keylogger, finalizzati all’esfiltrazione di dati sensibili.

In casi più articolati, si giunge alla simulazione contrattuale, con trasmissione di documenti falsificati che inducono la vittima a fornire coordinate bancarie o a trasferire denaro per materiali di lavoro o cauzioni. Questi schemi rientrano a pieno titolo nelle fattispecie di truffa aggravata e trattamento illecito di dati personali.

Il ruolo dello spoofing nella sofisticazione dell’inganno

Elemento strutturale di notevole rilevanza è rappresentato dall’impiego dello spoofing telefonico, una tecnica che consente di mascherare l’identificativo del chiamante (CLI) mediante alterazione intenzionale delle informazioni trasmesse nella segnalazione di chiamata. Questa manipolazione induce il ricevente a ritenere che la chiamata provenga da una fonte legittima (es. agenzia interinale, azienda nota o ente pubblico).

Nel contesto in esame, lo spoofing amplifica l’efficacia dell’attacco poiché il numero visualizzato sul dispositivo della vittima coincide con recapiti verificabili online. In alcuni casi, si è riscontrato anche l’impiego di audio preregistrati e musiche di attesa analoghe a quelle utilizzate nei call center reali, con ulteriore rafforzamento dell’illusione di autenticità.

Profili criminologici e giuridici di una truffa evoluta

Questa fattispecie di truffa si caratterizza per una multi-stratificazione delle tecniche manipolative, e può essere qualificata come crimine informatico transnazionale, in cui convergono elementi di ingegneria sociale, accesso abusivo a sistemi informatici, furto di identità, e frode patrimoniale.

Le ragioni della sua pericolosità includono:

  • sfruttamento sistematico della vulnerabilità psico-economica del soggetto in cerca di impiego;
  • impiego di meccanismi di persuasione coercitiva e pressione temporale;
  • ricorso a strumentazioni digitali illecite (phishing, spoofing, remote administration tools);
  • utilizzo di ambienti digitali reali come LinkedIn, Indeed, o portali universitari, per aumentare la credibilità dell’approccio.

Le conseguenze per la vittima non si limitano all’aspetto finanziario: si rilevano impatti significativi sul piano della salute psicologica, con episodi di stress post-traumatico, ansia sociale e timore generalizzato verso le tecnologie digitali.

Indicazioni operative per la tutela preventiva e reattiva

Chiunque riceva una comunicazione contenente l’espressione “abbiamo ricevuto il tuo curriculum” deve attivare immediatamente un protocollo di verifica delle fonti. Le azioni consigliate comprendono:

  • evitare ogni forma di comunicazione asincrona con interlocutori non verificabili;
  • astenersi dal fornire dati bancari, documenti di identità, codici fiscali e altri identificativi sensibili;
  • non cliccare su link sospetti, in particolare se accorciati (es. bit.ly, tinyurl);
  • accertarsi dell’autenticità del dominio email e dell’intestazione del messaggio;
  • archiviare e conservare le prove digitali (log di chiamate, schermate, messaggi, file ricevuti);
  • in caso di dubbio, interrompere ogni interazione e consultare un esperto.

È altresì fondamentale segnalare l’episodio alla Polizia Postale mediante il portale ufficiale o recandosi presso l’ufficio territoriale competente, e informare eventuali piattaforme coinvolte, per evitare ulteriori abusi.

Strumenti legali e consulenza specializzata

In presenza di una frode effettivamente subita, è essenziale procedere con tempestività giuridica. Attraverso una consulenza qualificata, è possibile:

  • ricostruire l’intera sequenza dei fatti, documentando ogni elemento utile all’istruttoria;
  • predisporre una denuncia circostanziata presso le autorità competenti;
  • valutare la sussistenza di responsabilità concorrenti (es. operatori, hosting provider);
  • promuovere un’azione di risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale;
  • attivare strumenti cautelari per impedire ulteriori utilizzi illeciti dei dati trafugati.

Offriamo assistenza legale specializzata in materia di frodi informatiche e violazioni della privacy.
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Commenti
Una risposta
  1. Spett. di Difesa Consumatori
    Buongiorno
    Ricevo svariate mail indesiderate, blocco ma ovviamente ne arrivano di nuove, esattamente come per le chiamate disturbanti (per la quale aprirei un capitolo a parte tanto sono fastidiose ed impossibili da debellare).
    Fra le tante mail mi sono ritrovata quella in cui propongono un prodotto che ovviamente è molto allettante pertanto, prima di imbarcarmi ordinandolo e commettendo probabilmente una sciocchezza, mi sono impegnata cercando recensioni, opinioni, segnalazioni di qualsiasi genere riguardo allo stesso ma non rilevo nulla di ben chiaro e per questo motivo speravo poteste essermi d’aiuto.
    Si tratta di un integratore notturno dimagrante, brucia grassi attivatore del metabolismo e favorente il sonno, dal nome Aloe Premium Notte e la mail a cui dovrei rispondere per ordinarlo ed avere info supplementari è la seguente:

    [link rimosso]

    Il web non mi fornisce risultati inerenti a questo indirizzo mentre ho trovato i seguenti siti che parlano del prodotto ma in modo ambiguo, alla fine sembrano rivenditori pur essi:
    [link rimosso]

    [link rimosso]

    – Poi altri che propongono un prodotto analogo nel nome ma differente nella confezione e non solo. Ne metto qualcuno di riferimento, giusto per capire:

    [link rimosso]
    [link rimosso]
    [link rimosso]

    Quello che “dovrebbe” essere originale contenuto nella mail è il seguente:

    [link rimosso]

    La confezione che si visiona su quest’ultimo link è apparentemente uguale a quella dei link precedenti però totalmente differente da quella riportata visivamente nel contenuto fotografico della mail.
    Purtroppo non so se riesco ad allegarvi la foto dimostrativa, non vedo al momento possibilità di inserire immagini qui.

    Spero vivamente in un vs cortese supporto in merito.
    In attesa di gradito riscontro vi ringrazio e porgo

    Distinti saluti
    Paola Casartelli

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