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ToggleNormativa Italiana sulle Spese Anticipate nei Prestiti: Cosa Devi Sapere per Non Cadere nella Truffa Finto Prestito On Line
Una delle principali caratteristiche delle truffe dei finti prestiti online è la richiesta di somme anticipate per presunte “spese di istruttoria” o “polizze assicurative obbligatorie”. È fondamentale chiarire cosa stabilisce la normativa italiana a riguardo, per non diventare vittima della truffa finto prestito on line.
Cosa dice la legge italiana?
Secondo il Testo Unico Bancario (TUB – Decreto Legislativo n. 385/1993), le spese relative all’istruttoria o alla gestione delle pratiche di finanziamento devono essere chiaramente indicate nel contratto di prestito, sottoscritto da entrambe le parti.
Più precisamente:
- Spese di istruttoria e commissioni:
Devono essere trasparenti, concordate, esplicitate per iscritto e inserite nel contratto ufficiale. Non possono mai essere richieste separatamente, anticipatamente o tramite pagamenti extra-contrattuali. - Assicurazioni obbligatorie sui prestiti:
Quando richieste, devono essere chiaramente descritte nel contratto di finanziamento e regolate da una polizza assicurativa effettiva, stipulata tramite compagnie assicurative autorizzate (e verificabili nell’apposito registro IVASS).
Nessun istituto finanziario legittimo può richiedere il pagamento anticipato dell’assicurazione separatamente dal prestito e al di fuori di un contratto regolare.
La posizione della Banca d’Italia e IVASS
La Banca d’Italia, organo di vigilanza sugli intermediari finanziari, ha più volte evidenziato che la richiesta anticipata di somme per istruttoria o assicurazioni costituisce un comportamento irregolare, sintomatico di possibili truffe.
Anche l’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) è intervenuto chiarendo che nessuna polizza assicurativa collegata a un prestito può essere sottoscritta e pagata anticipatamente al di fuori di una precisa procedura contrattuale e senza un’evidente documentazione relativa all’assicurazione stessa.
Cosa NON possono fare i soggetti autorizzati
Secondo la normativa vigente, gli intermediari autorizzati non possono assolutamente:
- Richiedere somme di denaro anticipate senza un contratto ufficialmente sottoscritto;
- Sollecitare pagamenti tramite sistemi di trasferimento non tracciabili (es. ricariche Postepay, carte prepagate, bonifici esteri, criptovalute);
- Chiedere somme extra per “sbloccare” pratiche già deliberate.
Se ti trovi di fronte a queste situazioni, con grande probabilità sei davanti a una truffa finto prestito on line.
Come verificare la regolarità di un finanziatore
Prima di pagare somme anticipate, controlla attentamente:
- Che il finanziatore sia iscritto al Registro degli Intermediari Finanziari tenuto da Banca d’Italia;
- Che eventuali polizze assicurative siano stipulate presso compagnie autorizzate e rintracciabili tramite IVASS;
- Che ogni richiesta di pagamento avvenga solo dopo la firma e l’accettazione scritta del contratto di finanziamento;
- Che tutte le comunicazioni siano chiare, professionali, e trasparenti nelle condizioni applicate.
Conclusione e raccomandazioni
Conoscere la normativa sulle spese anticipate è fondamentale per evitare di diventare vittima della sempre più diffusa truffa finto prestito on line.
Se hai già effettuato pagamenti dubbi, contatta immediatamente la Polizia Postale, la tua banca, e un’associazione consumatori specializzata per avviare le procedure di recupero e denuncia.
Ricorda: nessun prestito legittimo richiede pagamenti anticipati fuori contratto.
