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ToggleI libretti di risparmio al portatore sono ormai un ricordo del passato. A partire dal 4 luglio 2017, in Italia non è più possibile aprirne di nuovi, e quelli ancora esistenti sono stati oggetto di un processo di estinzione forzata con scadenza al 31 dicembre 2018.
Questa misura, introdotta per rafforzare la lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo, è stata imposta dal Decreto Legislativo n. 90/2017, attuativo della Direttiva UE 2015/849 (cd. IV Direttiva Antiriciclaggio), e ha segnato la fine di uno strumento bancario che per anni ha garantito anonimato e trasferibilità immediata del denaro, ma che nel tempo è diventato rischioso e poco trasparente.
📜 Normativa di riferimento e sanzioni
Il D.Lgs. 90/2017 ha modificato il D.Lgs. 231/2007 in materia di prevenzione del riciclaggio, introducendo il divieto assoluto di emissione di libretti al portatore, sia bancari che postali, e imponendo la loro estinzione entro il 31 dicembre 2018.
Chi non ha estinto il proprio libretto entro tale data rischia una sanzione amministrativa pecuniaria da 250 a 500 euro (art. 63, comma 1, D.Lgs. 231/2007).
🏦 Cosa fare se possiedi ancora un libretto di risparmio al portatore
Sebbene la scadenza sia già passata, è ancora possibile estinguerlo tardivamente, pagando però la sanzione prevista dalla legge. In tal caso, la banca o l’ufficio postale inviteranno il titolare a ritirare immediatamente le somme e chiuderanno il libretto in sede.
Come procedere:
- Recati presso la banca o l’ufficio postale che ha emesso il libretto;
- Chiedi l’estinzione del libretto e ritira l’intera somma presente;
- Se richiesto, versa la sanzione amministrativa (potrebbe essere comunicata successivamente dalla Guardia di Finanza o dall’Uif);
- Valuta soluzioni alternative: conto corrente, conto deposito o libretto nominativo.
🆚 Differenza tra libretto al portatore e libretto nominativo
| Caratteristica | Libretto al portatore | Libretto nominativo |
|---|---|---|
| Intestazione | Nessuna | Intestato a uno o più soggetti |
| Operatività | Chiunque lo possiede | Solo il titolare registrato |
| Trasferibilità | Libera (fisica) | Tramite procedura formale |
| Rintracciabilità | Nulla | Totale |
| Situazione attuale | Vietato | Unico tipo consentito |
⚖️ Giurisprudenza rilevante
Cass. Pen. n. 37312/2012 – La Cassazione ha sottolineato come i libretti al portatore potessero facilmente essere utilizzati per occultare operazioni di provenienza illecita, giustificando così le misure restrittive introdotte a tutela della trasparenza finanziaria.
Cass. Civ. n. 11433/2020 – Il mancato adeguamento alla normativa antiriciclaggio da parte dell’intestatario di strumenti al portatore può costituire violazione grave, anche ai fini della tracciabilità dei flussi finanziari.
🔐 Perché i libretti al portatore sono stati vietati
I motivi alla base dell’eliminazione dei libretti al portatore sono principalmente:
- Impossibilità di identificare il titolare effettivo;
- Utilizzo frequente in operazioni di riciclaggio;
- Difficoltà nel tracciamento dei flussi di denaro;
- Contrasto con le direttive UE sulla trasparenza finanziaria.
L’Italia, con l’adozione del D.Lgs. 90/2017, ha allineato la propria normativa agli standard europei in materia di antiriciclaggio, contribuendo a rendere più sicuri e tracciabili i movimenti bancari.
📌 Alternative ai libretti al portatore
Oggi, per gestire il proprio risparmio in modo sicuro e legale, è possibile:
- Aprire un libretto nominativo postale o bancario;
- Optare per un conto corrente tradizionale;
- Valutare un conto deposito vincolato o non vincolato, che spesso offre interessi superiori e zero costi di gestione.
I libretti di risparmio al portatore non sono più ammessi dal sistema bancario italiano ed europeo. Chi ne possiede ancora uno, pur in ritardo, deve procedere all’estinzione quanto prima per evitare ulteriori conseguenze e regolarizzare la propria posizione.
In caso di dubbi, difficoltà o contestazioni, puoi rivolgerti al nostro team legale per assistenza gratuita: ti aiuteremo a capire cosa fare, quali documenti presentare, e come difenderti da eventuali sanzioni.
