Sintesi dei contenuti
ToggleIl rientro dalle vacanze può essere turbato da un’amara sorpresa: il prelievo automatico dalla carta di credito di importi riferiti a presunti danni all’auto noleggiata, non constatati né comunicati al momento della riconsegna del veicolo. Una pratica purtroppo non rara, spesso unilaterale e arbitraria, che espone il consumatore a costi imprevisti e alla difficoltà di dimostrare la propria estraneità.
Vediamo allora cosa prevede la normativa e quali comportamenti adottare per difendersi da richieste indebite di risarcimento danni da parte delle società di autonoleggio.
Normativa di riferimento
Il contratto di noleggio rientra tra i contratti di locazione di beni mobili, regolato dagli articoli 1571 e seguenti del Codice Civile. Tuttavia, trattandosi di servizio rivolto prevalentemente ai consumatori, trovano applicazione anche:
- il Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005), in particolare gli articoli 33 e seguenti in materia di clausole vessatorie e trasparenza contrattuale;
- la Direttiva 2011/83/UE sui diritti dei consumatori, recepita in Italia con D.Lgs. 21/2014;
- il Codice della Privacy (D.Lgs. 196/2003) e il Regolamento UE 2016/679 (GDPR), in caso di trattamento dati senza informativa o consenso (es. geolocalizzazione, telecamere nel veicolo, ecc.).
Inoltre, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha più volte sanzionato società di autonoleggio per pratiche commerciali scorrette, tra cui l’addebito arbitrario di costi per presunti danni post riconsegna.
Danni auto noleggiata: quando e come scattano gli addebiti
Molti contratti di noleggio autorizzano l’addebito automatico su carta di credito di importi relativi a danni riscontrati anche dopo la riconsegna, senza necessità di ulteriore approvazione. Tuttavia, la clausola che consente tale addebito non è sempre lecita, specialmente se:
- il danno non è stato contestato in presenza del cliente;
- non è stato redatto un verbale di riconsegna sottoscritto da entrambe le parti;
- l’auto è stata lasciata fuori orario, senza verifica congiunta.
In tali casi, l’addebito può configurare una pratica commerciale ingannevole ex art. 20 e seguenti del Codice del Consumo.
Come tutelarsi dai falsi addebiti per danni all’auto noleggiata
✅ 1. Verifica accurata al momento del ritiro
- Ispeziona con attenzione carrozzeria, vetri, cerchi, paraurti e interni;
- Verifica presenza ruota di scorta e dotazione di bordo;
- Pretendi la registrazione scritta di ogni graffio, ammaccatura o anomalia sul modulo di presa in consegna;
- Fai foto dettagliate dell’auto da più angolazioni, includendo targa e contachilometri.
✅ 2. Attenzione alla clausola “franchigia danni”
Verifica se il contratto include una franchigia, ovvero una soglia minima sotto la quale i danni non vengono addebitati, oppure se è prevista la CDW (Collision Damage Waiver), che limita la responsabilità del conducente.
✅ 3. Al momento della riconsegna
- Pretendi che un incaricato effettui la verifica insieme a te;
- Fai redigere e firma il verbale di riconsegna, riportando che l’auto è stata restituita in buone condizioni;
- Richiedi copia firmata del modulo;
- Scatta foto aggiornate dell’auto nella zona di riconsegna, anche in presenza di testimoni.
❌ Mai lasciare le chiavi senza verifica congiunta
La riconsegna “a scatola chiusa” è una delle cause principali di contestazioni arbitrarie. Se sei costretto a restituire l’auto fuori orario, fotografa tutto in modo dettagliato e invia una PEC o e-mail certificata con la dichiarazione di avvenuta riconsegna priva di danni.
Cosa fare in caso di addebito ingiustificato
Se ti vengono addebitati costi per presunti danni:
- Contesta immediatamente l’addebito per iscritto alla società di autonoleggio (raccomandata o PEC), allegando foto, copia verbali e ricevute;
- Invia una diffida legale per ottenere il rimborso e negare il tuo consenso all’addebito;
- Blocca o contesta il pagamento presso la banca o la società emittente della carta di credito ex art. 56 Codice del Consumo e art. 10 Regolamento UE 260/2012 (in materia di pagamenti SEPA);
- Rivolgiti a un avvocato o a un’associazione dei consumatori per l’assistenza stragiudiziale o giudiziale;
- Presenta segnalazione all’AGCM per pratica scorretta o ingannevole.
Contestazione addebito e diffida per danni auto noleggiata
Ecco un facsimile di lettera di contestazione e diffida da inviare tramite PEC o raccomandata A/R alla società di autonoleggio, in caso di addebito ingiustificato per danni a un’auto noleggiata.
Mittente:
[NOME E COGNOME]
[Indirizzo completo]
[Codice fiscale]
[Numero di contratto di noleggio]
[Recapito telefonico]
[Email / PEC]
Destinatario:
[NOME SOCIETÀ DI NOLEGGIO]
[Indirizzo o PEC ufficiale della sede legale]
Oggetto: Contestazione addebito per presunti danni a veicolo noleggiato – Diffida alla restituzione importo
Spett.le [nome società],
il sottoscritto [nome e cognome], in qualità di contraente del contratto di noleggio n. [numero contratto], stipulato in data [gg/mm/aaaa], con ritiro e riconsegna del veicolo [marca, modello e targa], presso la vostra sede di [luogo], contesta formalmente il prelievo dell’importo pari a € [importo] effettuato in data [gg/mm/aaaa] sulla propria carta di credito, relativo a presunti danni al veicolo noleggiato.
Tale addebito risulta del tutto ingiustificato, poiché:
al momento del ritiro del veicolo è stato redatto regolare verbale con indicazione dello stato d’uso;
alla riconsegna, avvenuta in data [gg/mm/aaaa], l’auto è stata verificata congiuntamente con vostro incaricato, senza rilevazione di alcun danno;
è stata rilasciata copia del modulo di riconsegna in cui non si fa menzione di alcuna anomalia o difformità;
sono disponibili fotografie scattate al momento della riconsegna, comprovanti lo stato integro del veicolo.
Alla luce di quanto sopra, con la presente vi diffido formalmente:
a provvedere entro e non oltre 7 giorni dal ricevimento della presente al rimborso integrale dell’importo addebitato;
a non procedere ad ulteriori addebiti non autorizzati;
a fornire eventuali documenti probatori (verbali, perizie, foto) che giustifichino il prelievo effettuato.
In difetto, mi riservo di:
contestare formalmente il pagamento presso l’istituto emittente della carta di credito, ai sensi dell’art. 56 del Codice del Consumo;
inoltrare segnalazione all’AGCM per pratica commerciale scorretta, ai sensi degli artt. 20 e ss. del D.Lgs. 206/2005;
intraprendere azione giudiziaria per ottenere il rimborso dell'importo indebitamente trattenuto, oltre a interessi, spese legali e risarcimento del danno.
Allego alla presente:
copia del contratto di noleggio;
verbale di consegna e riconsegna del veicolo;
fotografie attestanti l’assenza di danni;
copia del movimento bancario relativo all’addebito.
Distinti saluti.
Luogo e data: [__________]
Firma: ________________________
Giurisprudenza utile
- Cass. Civ. n. 14759/2019: la clausola che consente addebiti unilaterali è nulla se non specificamente approvata per iscritto e se non è garantito il contraddittorio;
- ABF, Collegio di Roma, n. 4497/2020: l’addebito postumo per danni all’auto è illegittimo in assenza di prova certa e verificabile della responsabilità del cliente;
- T.A.R. Lazio, sent. n. 2608/2017: ha confermato la legittimità delle sanzioni AGCM a società di noleggio che avevano adottato condotte scorrette in materia di danni post-consegna.
🔍 FAQ – Danni auto noleggiata
1. La società può addebitarmi danni dopo la riconsegna dell’auto?
Solo se esiste una clausola chiara nel contratto e se può dimostrare con certezza che i danni sono avvenuti durante il tuo utilizzo.
2. Posso contestare l’addebito alla banca?
Sì. Puoi bloccare o contestare l’addebito fornendo prove della tua estraneità e invocando il diritto di opposizione.
3. Posso ottenere il rimborso dei costi ingiustamente addebitati?
Sì, mediante diffida o ricorso legale. In caso di condotta scorretta sistematica puoi anche segnalare all’AGCM.
4. È sufficiente fare le foto dell’auto?
Le foto sono fondamentali, ma devono essere accompagnate da verbali firmati e invii documentati delle comunicazioni.
5. La franchigia copre tutti i danni?
No, alcuni danni (es. per dolo, guida in stato di ebbrezza) potrebbero comunque essere addebitati anche con franchigia o CDW.

