Sintesi dei contenuti
ToggleNegli ultimi anni, il fenomeno delle truffe online non ha risparmiato neanche il delicato ambito dell’assistenza domiciliare. Sempre più spesso riceviamo segnalazioni di utenti ingannati da false agenzie di ricerca badanti, che promettono servizi professionali per trovare personale qualificato a supporto di anziani, malati o persone non autosufficienti, ma che in realtà mirano solo ad approfittare della fragilità e dell’urgenza delle famiglie.
Truffe nel settore dell’assistenza: come operano le false agenzie di ricerca badante
Il meccanismo truffaldino si ripete con inquietante regolarità. L’utente, disperatamente alla ricerca di una badante affidabile, si imbatte online in un sito apparentemente professionale che si presenta come agenzia specializzata nella selezione di assistenti domiciliari.
Una volta contattata, l’agenzia propone la sottoscrizione di un contratto di incarico per l’attività di ricerca e selezione della badante. In cambio, viene richiesto un compenso anticipato, spesso pari a 500 euro o più, con la promessa di ricevere in breve tempo una rosa di candidati qualificati e disponibili.
Nella realtà, tuttavia:
- I curriculum promessi non arrivano mai;
- I candidati proposti risultano non idonei o completamente privi di qualifica;
- La comunicazione con l’agenzia si interrompe una volta incassato il pagamento.
Nessuna tutela per il consumatore: i rischi legali
Il vero problema risiede nel contenuto del contratto e nella scarsa trasparenza dell’agenzia. Spesso i documenti firmati non contengono clausole di garanzia, tempi certi o penali in caso di inadempimento, lasciando il cliente senza alcuna tutela legale.
In molti casi:
- L’agenzia non ha una sede legale in Italia o è intestata a soggetti irreperibili;
- I contratti riportano termini vaghi e generici, difficili da far valere in sede giudiziale;
- I consumatori truffati scoprono troppo tardi che recuperare il denaro sarà quasi impossibile.
Agenzie di ricerca badanti serie: come riconoscerle
Prima di affidarsi a un servizio di intermediazione, è fondamentale adottare alcune precauzioni:
✅ Verifica che l’agenzia abbia una sede fisica in Italia, ben indicata sul sito;
✅ Controlla la partita IVA e che l’azienda sia regolarmente iscritta alla Camera di Commercio;
✅ Richiedi sempre un contratto chiaro, con specifiche su:
- Criteri di selezione del personale
- Tempistiche
- Costi
- Rimborsi in caso di mancata prestazione
✅ Diffida da chi chiede pagamenti anticipati senza garanzie o non fornisce referenze verificabili.
Come denunciare una falsa agenzia di ricerca badante
Se hai subito una truffa o hai dubbi sulla correttezza del servizio che ti è stato proposto, non restare in silenzio. Il primo passo è segnalare l’accaduto a un’associazione per la tutela dei consumatori o a un avvocato.
Il nostro Istituto riceve già numerose segnalazioni relative a false agenzie di ricerca badante. Per questo invitiamo chiunque abbia vissuto una situazione simile a scriverci all’indirizzo:
📧 info@difesaconsumatori.com
Allega:
- Una breve descrizione del caso
- Copia del contratto firmato
- Eventuali ricevute di pagamento
- Comunicazioni con l’agenzia (email, messaggi, screenshot)
Valuteremo ogni caso per individuare le migliori strategie di intervento, anche collettive, a tutela dei cittadini.

Una risposta
Scrivo per segnale una truffa ai danni di badanti per anziani.
Siamo una famiglia che ha contrattato un servizio di badanti presso la AES domicilio (sede di Roma), per l`assistenza di nostro padre, poi deceduto nel giugno di questo mese. Il servizio prevede il pagamento della mensalita’ anticipata, che inclute anche il TFR e i contributi, che dovono poi essere pagati alla lavoratrice. Dopo alcuni mesi in cui la lavoratrice e’ stata pagata regolarmente, hanno incominciato a ritardare i pagamenti. Alla fine del contratto (dovuto alla morte di nostro padre) non hanno poi versato alla lavoratrice l`ultima busta paga, contente stipendio, TFR e ferie non godute, malgrado le fatture relative fossero già state onorate.
Sono stati fatti dei solleciti (via telefono e mail), sia da parte nostra che della lavoratrice, alla responsabile della sede di Roma e alla sede centrale di Como. Dopo varie promesse che sarabbe stato pagato quanto dovuto (tutto documentato in messaggi), si e’ passati ad un atteggiamento molto aggressivo da parte di AES, dicendo di “Non fare i furbi e non scocciare più che prima o poi avrebbero pagato”. Ora la lavoratrice si trova in stato di necesita’ non potendo rientra dall`India, dove si è recata per visitara la famiglia.
Vi ringrazie qualora voleste essere di aiuto. Tutta la documentazione e il contatto della badante è a vostra disposizione.
Distinti Saluti