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ToggleLa responsabilità dell’autoriparatore, sia esso meccanico, elettrauto o carrozziere, è un tema cruciale nel settore dell’autoriparazione. Non si tratta solo di “fare un buon lavoro”, ma anche di rispettare precisi obblighi di legge e garantire la sicurezza del veicolo. Un intervento mal eseguito può causare danni gravi o addirittura incidenti stradali, con serie conseguenze civili e, in certi casi, penali.
Quali sono le responsabilità dell’autoriparatore?
L’attività dell’autoriparatore comporta responsabilità contrattuali e obblighi specifici nei confronti del cliente. Il professionista, infatti, è chiamato a:
- Eseguire l’intervento richiesto con competenza e diligenza;
- Utilizzare ricambi conformi e adatti all’uso previsto;
- Garantire che il veicolo, una volta riparato, sia idoneo alla circolazione e sicuro.
In base al Codice Civile, l’attività dell’autoriparatore rientra nella disciplina del contratto d’opera o, in alcuni casi, del contratto di appalto. La sua responsabilità deriva quindi dall’inadempimento contrattuale o dall’esecuzione difettosa della prestazione.
Obbligo di diligenza e perizia tecnica
Chi svolge attività di autoriparazione deve dimostrare un elevato livello di competenza tecnica. La legge richiede che ogni intervento venga effettuato seguendo le prescrizioni tecniche del settore, evitando soluzioni improvvisate o scorciatoie pericolose.
Se il cliente insiste per una riparazione che viola tali regole, l’autoriparatore può rifiutare l’intervento, oppure, in casi eccezionali, procedere solo previa dichiarazione scritta di esonero da responsabilità, dopo aver informato chiaramente il cliente sui rischi.
Obbligo di informazione e responsabilità dell’autoriparatore in caso di danni
Un altro aspetto fondamentale della responsabilità dell’autoriparatore è l’obbligo di informare il cliente se il veicolo presenta ulteriori problemi che possano compromettere la sicurezza. In questi casi, il professionista ha il dovere di segnalare eventuali anomalie riscontrate durante la diagnosi o il collaudo.
Inoltre, l’autoriparatore è responsabile del veicolo in custodia, ad esempio durante il collaudo su strada. Se durante il test drive avviene un incidente, potrebbero esserci responsabilità civili per danni a terzi.
Garanzia legale per i clienti privati
Se il cliente è un consumatore privato, l’autoriparatore è tenuto a offrire una garanzia legale di conformità sui pezzi sostituiti o installati, della durata non inferiore a due anni, come previsto dal Codice del Consumo (D.lgs. 206/2005). La garanzia copre:
- Malfunzionamenti dei pezzi installati;
- Errato montaggio;
- Inadeguatezza dei ricambi rispetto alle esigenze dichiarate.
Questa garanzia non può essere esclusa né limitata. Per proteggersi da eventuali contenziosi, il professionista può attivare polizze assicurative specifiche che coprono gli interventi effettuati.
Garanzia per clienti con partita IVA
Se il cliente è un’azienda, un professionista o un imprenditore, si applicano invece le regole generali del Codice Civile relative al contratto d’opera o di appalto. In questi casi:
- La garanzia per vizi e difetti di funzionamento ha durata di un anno;
- Le parti possono pattuire per iscritto l’esclusione o la limitazione della garanzia;
- Resta fermo l’obbligo di eseguire la prestazione a regola d’arte.
Come tutelarsi: consigli per l’autoriparatore
Per limitare i rischi legati alla propria responsabilità professionale, l’autoriparatore può adottare alcune buone pratiche:
- Usare sempre pezzi di ricambio omologati e conformi alle normative.
- Redigere ordini di lavoro dettagliati, firmati dal cliente;
- Richiedere autorizzazioni scritte per interventi straordinari;
- Allegare documentazione fotografica delle condizioni iniziali e finali del veicolo;
- Sottoscrivere polizze assicurative di responsabilità civile professionale;
FAQ – Responsabilità dell’autoriparatore
🔧 Quando scatta la responsabilità dell’autoriparatore?
La responsabilità dell’autoriparatore scatta ogni volta che l’intervento non viene eseguito a regola d’arte, causando un danno al cliente o mettendo in pericolo la sicurezza del veicolo. Anche un semplice errore nel montaggio di un pezzo può generare responsabilità civile o, in casi estremi, penale.
📜 Esiste una garanzia obbligatoria sui pezzi sostituiti?
Sì. Se il cliente è un consumatore privato, l’autoriparatore deve fornire una garanzia legale di conformità di 2 anni su tutti i pezzi nuovi montati. La garanzia copre anche eventuali difetti dovuti al montaggio o all’inadeguatezza del ricambio.
🛡️ L’autoriparatore può limitare o escludere la propria responsabilità?
Solo nel caso in cui il cliente sia un’azienda, un professionista o un imprenditore (quindi non un consumatore). In questi casi è possibile pattuire per iscritto clausole limitative o esonerative di responsabilità. Con i clienti privati, invece, la garanzia è inderogabile per legge.
🚗 L’autoriparatore è responsabile se il veicolo subisce danni durante il collaudo?
Sì. Durante il tempo in cui il veicolo è in custodia del meccanico o carrozziere, il professionista è responsabile dei danni che possono derivare da colpa propria o del proprio personale, anche durante il test drive o il collaudo.
⚠️ È obbligatorio informare il cliente di eventuali difetti riscontrati?
Assolutamente sì. Se il veicolo presenta problemi che possono compromettere la sicurezza o rendere inutile l’intervento, l’autoriparatore ha l’obbligo di informare tempestivamente il cliente. In caso contrario, può essere ritenuto responsabile per omessa informazione.
🧾 Cosa deve fare l’autoriparatore per tutelarsi?
- Farsi firmare un ordine di lavoro dettagliato;
- Conservare documentazione fotografica degli interventi;
- Informare il cliente di ogni anomalia riscontrata;
- Eventualmente, far firmare una dichiarazione di esonero da responsabilità (solo in casi particolari e mai con consumatori);
- Attivare una polizza di responsabilità civile professionale.

