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Quando l’albergo è in overbooking: ecco cosa fare

Può succedere che, benchè programmata e desiderata da tempo, una vacanza possa rivelarsi meno rilassante di quanto previsto quando, giunti sul posto, ci venga comunicato che (nonostante la prenotazione) l’albergo si ritrovi a non avere disponibilità di camere. Passato il primo attimo di comprensibile panico, è bene sapere quali diritti ci spettino e come comportarci per farli valere nel modo più giusto.

1- Valutare la proposta che l’albergatore è tenuto a fare
È obbligo del responsabile della struttura, infatti, proporre al cliente il pernottamento in altra struttura paritaria, in modo da concedere sempre al cliente una possibile alternativa. L’albergo presso cui potrebbe essere collocato il cliente però deve essere di pari tenore rispetto quello prenotato, il che comporta, oltre ad una comparazione formale in termini di stelle, anche una che tenga conto di aspetti sostanziali che la rendano quanto più possibile vicina alla categoria dell’albergo in overbooking.

2- Accettare l’ alternativa proposta senza addossarsi gli eventuali costi aggiuntivi
previsti dalla struttura ospitante per ottenere lo stesso trattamento per cui si era già prenotato e pagato; l’accettazione potrà essere subordinata anche alle seguenti condizioni:

-a) che la stessa ricollocazione sia possibile anche per altri familiari con cui si era deciso di pernottare in quello stesso albergo, a cui non è stata negata la camera, sempre senza spese aggiuntive;

-b) che il trasferimento presso la nuova sistemazione sia fatta a spese della struttura inutilmente prenotata che, ricordiamo, ha l’obbligo di “riproteggere” il cliente.

È da tener presente che ove si accetti la ricollocazione, ma di fatto si riscontri un livello inferiore della nuova struttura proposta in alternativa, sarà diritto del cliente ricevere la differenza in termini economici tra il prezzo pagato ed il valore del servizio offerto, in considerazione delle qualità di tal servizio ricevuto!

3- Non accettare la proposta alternativa
e richiedere la restituzione dell’acconto già versato. Ove infatti il cliente non voglia accettare la proposta alternativa, col suo rifiuto si ritroverà dinanzi ad un inadempimento contrattuale dell’albergo che, come tale, sarà tenuto a risarcire il danno dovuto e causato. Il contratto, pertanto, si dovrà considerare risolto, non incontrando la volontà del cliente ad accettare la sostituzione, con tutte le conseguenze che la legge riconnette a tale situazione.

Benchè dunque i rimedi a tutela del consumatore vi siano, non sempre ciò basta a ricompensare la perdita di un momento di relax così come lo si era desiderato e programmato. Nessun rimedio potrà infatti mai assicurare quella tranquillità dovuta alla mancanza di imprevisti, ed allora molto meglio sarà tentare di utilizzare ogni strategia per evitare di trovarci in tali situazioni.

Vediamo come!

Scegliere un buon metodo di prenotazione è fondamentale per evitare tali problematiche. Da preferire sempre la prenotazione diretta dal sito dell’albergo nonché quella tramite agenzia di viaggio di fiducia. Ciò assicura un riscontro diretto tra consumatore e struttura che, invece, sfugge, ad esempio, quando per la prenotazione ci si serva delle cosiddette OTA ( Online Travel Agency), una sorta di agenzie online che, servendosi di un motore di ricerca, comparano costi e servizi offerti offrendo la possibilità di prenotare mediante il proprio sito. In questi casi, benché vi sia un risparmio in termini di tempo e risorse, il consumatore si pone però come soggetto terzo tra la struttura da prenotare e la OTA che media il servizio. La prenotazione avviene mediante quest’ultimo che avrà dei propri accordi con la struttura che, sovente, sfuggono all’utente finale.

  • Leggere i feed-back presenti in rete su quel determinato albergo, può essere un primo strumento di difesa preventiva, pur nella consapevolezza che anche questi possono essere veicolati e non corrispondere totalmente alla verità;
  • Leggere attentamente le condizioni generali di contratto facendo attenzione anche alle piccole postille apposte a cui normalmente non si presta attenzione;
  • Dopo aver eventualmente prenotato, stampare subito la conferma di prenotazione ove sono riportati tutti i dettagli del pernottamento ( da raffrontare alle caratteristiche della struttura offerta in alternativa, in caso di futuro overbooking);
  • Prendere in considerazione la possibilità di stipulare un’assicurazione che protegga in caso di annullamento della prenotazione ad opera dell’albergo;
  • Accertarsi sempre del buon fine della prenotazione anche mediante chiamata diretta o comunicazione mail con l’albergo prima di partire.

Se nonostante tutte le informazioni prese e le precauzioni assunte comunque ci si venga a ritrovare in un caso di hotel in overbooking ( solitamente ben celato dalla struttura dietro finte motivazioni di guasti ad impianti vari), ricordarsi dei propri diritti sarà il primo passo, il secondo farli valere, ed il terzo, in caso di contenzioso, richiedere la nostra assistenza per tentare una conciliazione che limiti costi e tempi per risoluzione della questione!

1 commento

  1. Mattia

    Buongiorno, il gestore dell’hotel in cui avevo prenotato 3 camere, dando il numero di carta di credito, e conseguente mail di avvenuta prenotazione, senza però aver bloccato soldi nella carta, ad un mese dalla data, mi ha avvisato he cancellerà la prenotazione di futte le stanze perché non si era ricordato di una prenotazione precedente ( anche se al momento della prenotazione ci aveva detto che eravamo i primi visto il periodo di covid), e che non ci deve nulla perché ci ha avvisato per tempo.
    Può farlo senza problemi? Se io avessi cancellato la prenotazione avrei dovuto pagare il 30% di caparra, lui non ci rimette niente?
    Grazie per una cortese risposta

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