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ToggleNegli ultimi anni, con l’introduzione del pagamento del canone RAI nella bolletta elettrica, molti cittadini si sono chiesti se sia ancora possibile rifiutare il servizio pubblico televisivo e, di conseguenza, evitare il pagamento dell’imposta.
Tra le ipotesi più discusse c’è quella dell’oscuramento dei canali RAI: se scelgo volontariamente di non vedere i canali della TV di Stato, posso legittimamente non pagare il canone? È una domanda più che lecita, soprattutto in un’epoca in cui il concetto di “servizio pubblico” è sempre più messo in discussione dall’evoluzione del digitale e delle piattaforme on demand.
Come avvocato esperto in diritto dei consumatori, in questo articolo farò chiarezza su cosa prevede la normativa attuale, cosa ha detto la Cassazione, e quali sono le uniche vie legittime per evitare il pagamento del canone.
Canone Rai nella bolletta: cosa prevede la legge
Dal 2016, in base alla Legge di Stabilità, il canone RAI viene addebitato direttamente nella fattura dell’energia elettrica per le utenze domestiche residenti. L’obiettivo di questa riforma era chiaro: contrastare l’elevatissimo tasso di evasione dell’imposta.
In altre parole, chi ha un’utenza elettrica intestata come “domestica residente” è presunto possessore di un apparecchio televisivo, e quindi tenuto al pagamento del canone salvo che non presenti apposita dichiarazione sostitutiva.
Oscuramento canali TV e obbligo di pagamento: cosa dice la Cassazione
Una delle questioni più discusse riguarda il caso in cui il contribuente richieda l’oscuramento dei canali RAI, magari per motivi personali, ideologici o semplicemente perché non intende fruirne.
Su questo punto è intervenuta la Corte di Cassazione con la sentenza n. 1922 del 2 febbraio 2016, chiarendo un principio fondamentale:
La richiesta di oscuramento dei canali RAI non estingue l’obbligo di pagamento del canone.
La Suprema Corte ha infatti stabilito che il canone radiotelevisivo non è un corrispettivo per un servizio, ma una tassa sul possesso di un apparecchio idoneo a ricevere il segnale. Pertanto, anche se il cittadino decide volontariamente di non vedere i canali RAI, rimane comunque tenuto al pagamento dell’imposta, a meno che non dimostri la mancanza dell’apparecchio o la sua disattivazione definitiva.
Il caso concreto: oscuramento non basta a evitare il canone
Il caso oggetto della pronuncia della Cassazione nasce da un ricorso dell’Agenzia delle Entrate contro un contribuente romano che aveva chiesto l’oscuramento dei canali RAI e successivamente smesso di usare l’apparecchio televisivo. La Commissione Tributaria Regionale aveva accolto la sua difesa e annullato la cartella di pagamento relativa agli anni 2002-2007.
Tuttavia, la Cassazione ha ribaltato la sentenza:
secondo la Corte, la mera richiesta di oscuramento non elimina l’obbligo tributario, che scatta per il solo fatto del possesso del televisore.
Il canone, infatti, trova la sua fonte nel R.D.L. n. 246/1938, una norma ancora oggi in vigore, che qualifica il canone come prestazione patrimoniale imposta per legge, indipendente dalla fruizione effettiva del servizio.
Quando si può non pagare il canone RAI: le uniche eccezioni legittime
Ad oggi, le uniche circostanze in cui è possibile essere esonerati legalmente dal pagamento del canone sono le seguenti:
1. Suggellamento dell’apparecchio
Consiste nel rendere inutilizzabile il televisore, ad esempio sigillandolo in modo irreversibile. È necessario presentare apposita dichiarazione sostitutiva all’Agenzia delle Entrate, entro i termini previsti (generalmente 31 gennaio per evitare l’addebito annuale).
2. Cessione, rottamazione o distruzione del televisore
Se il contribuente vende o rottama l’apparecchio, deve presentare denuncia di cessazione del possesso, indicando i dati del soggetto a cui è stato ceduto o la prova della rottamazione.
3. Esenzione per età e reddito
È prevista l’esenzione per chi ha almeno 75 anni e un reddito annuo complessivo (proprio e del coniuge) non superiore a 8.000 euro, a condizione che non conviva con altri titolari di reddito.
Come evitare sanzioni per mancato pagamento del canone
Il mancato pagamento del canone, oggi riscosso tramite bolletta elettrica, può dare luogo a:
- Addebiti automatici retroattivi
- Cartelle esattoriali in caso di mancata rettifica
- Sanzioni pecuniarie fino a 5 volte l’importo del canone evaso
Per evitare problemi è fondamentale:
✅ Presentare per tempo la dichiarazione di non detenzione (quadro A);
✅ Conservare eventuali documenti che provino la rottamazione o vendita del televisore;
✅ In caso di dubbio, consultare un legale esperto in diritto tributario o diritto dei consumatori
FAQ – Oscuramento canali TV e canone RAI
Posso non pagare il canone se non guardo la RAI?
No. Il canone è dovuto per il possesso del televisore, non per la fruizione dei contenuti.
L’oscuramento dei canali è una valida motivazione per non pagare il canone?
No. Come chiarito dalla Cassazione, l’oscuramento non incide sull’obbligo tributario.
Come si presenta la dichiarazione per non pagare il canone?
Attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate, accedendo con SPID o CIE, oppure tramite CAF o intermediari abilitati.
Cosa rischio se non pago il canone?
Sanzioni, interessi e possibile cartella di pagamento emessa da Agenzia delle Entrate-Riscossione.
