Sintesi dei contenuti
Al di là della sua generica e consolidata natura civilistica, il Codice del Consumo ha riconosciuto al consumatore, per i contratti conclusi a distanza e fuori dai locali commerciali, il diritto di recedere unilateralmente dal contratto stipulato per l’acquisto di beni e servizi. Il diritto di recesso consiste nella facoltà concessa al consumatore di poter unilateralmente sciogliere il vincolo contrattuale restituendo il bene acquistato (o revocando l’ordine) e conseguentemente ottenendo la restituzione del prezzo pagato.
Questa forma di recesso unilaterale presenta connotati assolutamente singolari e non comuni alle ordinarie categoria disciplinate dal codice civile, secondo cui, viceversa, salvo i casi di inadempimento, il recesso è possibile solo ove entrambe le parti di un contratto sia d’accordo.
Operata questa breve premessa, è opportuno preliminarmente individuare i casi ed i limiti in cui è possibile esercitare il diritto di recesso, come disciplinato e previsto dal Codice del Consumo.
Ambito di applicazione
il diritto di recesso può essere esercitato solo in relazione ai contratti di compravendita di beni o servizi, conclusi a distanza, ovvero fuori dai locali commerciali, tra consumatore e professionista, e solo dal primo nei confronti del secondo, non viceversa. Per consumatore si intende la persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta. Per professionista deve intendersi, invece, la persona fisica o giuridica che agisca nell’esercizio della propria attività commerciale imprenditoriale o professionale. Il venditore deve sempre farsi carico dell’obbligo di comunicare al consumatore la facoltà di esercitare il diritto di recesso.
Il diritto di recesso è irrinunciabile e non assoggettabile a penali o limitazioni. Il suo esercizio non è limitato alle ipotesi di giusta causa, poiché il consumatore può esercitare il diritto di recesso senza essere tenuto a fornire alcuna spiegazione circa i motivi e le cause per cui intende sciogliere il contratto. Ogni clausola contraria, eventualmente presente, sarebbe da considerarsi nulla.
Termini
il diritto di recesso può essere esercitato dal momento della conclusione del contratto fino a quattordici giorni dopo il ricevimento della merce. Nel caso in cui il professionista non abbia soddisfatto, per i contratti o le proposte contrattuali negoziati fuori dei locali commerciali gli obblighi di informazione il termine per l’esercizio del diritto di recesso è, rispettivamente, di sessanta o di novanta giorni e decorre, per i beni, dal giorno del loro ricevimento da parte del consumatore, per i servizi, dal giorno della conclusione del contratto.
Come si esercita il diritto di recesso
Il diritto di recesso si esercita con l’invio entro il termine di quattordici giorni di una comunicazione scritta alla sede del professionista mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento. È possibile inviare la comunicazione, entro lo stesso termine, anche mediante telegramma, telex, posta elettronica e fax, a condizione che sia confermata mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento entro le quarantotto ore successive.
Nella raccomandata è sufficiente inserire i propri dati, quelli relativi all’ordine e all’acquisto effettuati, comunicando l’intenzione di recedere dal contratto, con l’intimazione di restituire il prezzo pagato entro il termine tassativo di 30 giorni.
Qualora nell’informativa riguardante il diritto di recesso o nell’offerta di vendita o nelle clausole di contratto, ciò sia espressamente previsto, il consumatore può esercitare il diritto di recesso procedendo alla diretta ed immediata restituzione del bene, senza l’onere della preventiva comunicazione.
Esempio di raccomandata da inviare per l’esercizio del recesso
(mittente)
Nome, cognome
indirizzo
(destinatario)
Spett.le
Sede legale del professionista
Luogo e data Raccomandata a.r.
Oggetto: Recesso dal contratto
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 64 e ss. del D.Lgs. 206/05, con la presente Vi comunico formale recesso dal contratto concluso in data (data), distinto con numero identificativo ordine numero, per l’acquisto di (oggetto). Vogliate, pertanto, corrispondermi euro (costo), pari al prezzo pagato per il suddetto acquisto.
Ai fini della restituzione dell’importo, comunico le seguenti modalità di pagamento: (modalità di pagamento) Trascorsi giorni trenta dal ricevimento della presente, ove non abbiate adempiuto all’accredito nella misura e nelle modalità su indicate, saranno adite le via legali con aggravio di spese a Vostro carico.
Distinti saluti.
(FIRMA)
Obblighi delle parti
Qualora sia avvenuta la consegna del bene, il consumatore è tenuto a restituirlo o a metterlo a disposizione del professionista secondo le modalità ed i tempi previsti dal contratto. Il termine per la restituzione del bene non può comunque essere inferiore a dieci giorni lavorativi decorrenti dalla data del ricevimento del bene. Ai fini della scadenza del termine la merce si intende restituita nel momento in cui viene consegnata all’ufficio postale accettante o allo spedizioniere. Per i contratti riguardanti la vendita di beni, qualora vi sia stata la consegna della merce, la sostanziale integrità del bene da restituire è condizione essenziale per l’esercizio del diritto di recesso. E’ comunque sufficiente che il bene sia restituito in normale stato di conservazione, in quanto sia stato custodito ed eventualmente adoperato con l’uso della normale diligenza. Le sole spese dovute dal consumatore per l’esercizio del diritto di recesso a norma del presente articolo sono le spese dirette di restituzione del bene al mittente, ove espressamente previsto dal contratto. Il professionista è tenuto al rimborso delle somme versate dal consumatore. Il rimborso deve avvenire gratuitamente, nel minor tempo possibile e in ogni caso entro trenta giorni dalla data in cui il professionista e’ venuto a conoscenza dell’esercizio del diritto di recesso da parte del consumatore. Le somme si intendono rimborsate nei termini qualora vengano effettivamente restituite, spedite o riaccreditate con valuta non posteriore alla scadenza del termine precedentemente indicato.
Acquisti con credito al consumo
Qualora il bene sia stato acquistato, in tutto o in parte, con l’ausilio di un credito che il il professionista o un terzo abbiano concesso al consumatore, l’esercizio del diritto di recesso risolve di diritto anche il contratto per la concessione del credito. Anche in questo caso, al consumatore non può essere addebitata alcuna penale per il recesso, né alcun obbligo conseguente. A tal fine, anche nell’ipotesi in cui il credito sia stato prestato da un terzo, l’obbligo di informare il terzo dell’avvenuto recesso da parte del consumatore, non grava sul consumatore, ma sul professionista.
Esclusioni
Non esiste il diritto di recesso per le vendite a distanza:
- di strumenti finanziari;
- tramite distributori automatici;
- tramite telefono pubblico;
- per la costruzione e acquisto di beni immobili (per i contratti di locazione a distanza esiste invece il diritto di recesso);
- per la fornitura di prodotti alimentari o di uso domestico corrente consegnati con scadenza regolare;
- di servizi relativi all’alloggio, ai trasporti, alla ristorazione, al tempo libero, quando è prevista una data o un periodo determinato per la fornitura (per esempio con prenotazione);
- di servizi la cui esecuzione sia iniziata prima di 10 giorni lavorativi;
- di beni e servizi il cui prezzo è legato al tasso di interesse e non può essere controllato dal venditore;
- di beni confezionati su misura o personalizzati
- di prodotti audiovisivi o software sigillati aperti dal consumatore (per esempio un DVD sigillato);
- di giornali, riviste e periodici;
- di servizi di scommesse e lotterie.
Ho acquistato una tecarterapia da Alibaba e vorrei restituirla usando il diritto di recesso entro 15 gg