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Nulla di vero dietro le truffe legate al trading on line

Di come avvengono le truffe legate al trading on line sappiamo già tutto e sappiamo già che ogni caso può essere infinitamente diverso dall’altro, così come infinita è la fantasia umana e infinitamente variabili potranno essere le menzogne raccontate dai truffatori per convincerti ad effettuare sempre nuovi pagamenti. Quali siano, nel tuo caso particolare, le menzogne utilizzate per ingannarti ha poca rilevanza, l’importante è che ti sia assolutamente chiaro che dalla prima all’ultima parola che ti hanno detto, documento che ti abbiamo prodotto, sito che ti abbiano fatto visitare, tutto era falso, tutto era pensato per ottenere ingannevolmente la tua fiducia e il tuo danaro.

 

I finti guadagni

La prima menzogna in cui ti fanno credere fin da subito è che gli investimenti che stanno effettuando per tuo conto stiano rendendo ottimi ricavi. È ovvio che veder crescere i rendimenti ti farà venir voglia di “investire” altre somme, è un po’ come un gioco a cui più vinci e più di vien voglia di continuare a giocare. Non lasciarti ingannare dai grafici, dalle operazioni, da tutto quello che viene pubblicato sulle loro (finte) piattaforme di investimento: sono completamente manipolate da loro e nulla di quel che vedi è reale, né tanto meno collegato ai reali andamenti dei mercati finanziari. Potrebbero scrivere che sul tuo account vi siano fondi accantonati per milioni di euro, ma non per questo sarai mai davvero titolare di quelle cifre, di quelle valute o di quelle azioni. Semplicemente non esistono e i tuoi soldi, dal primo all’ultimo centesimo che hai versato, sono stati banalmente rubati e mai investiti per tuo conto.

I finti bonus

Molto di frequente, per convincerti ad effettuare altri pagamenti, i truffatori ricorrono a imprecisati bonus, del tipo “se investi diecimila euro, la piattaforma te ne accrediterà altri diecimila in omaggio”. Ovviamente, qualora effettuassi davvero il pagamento, vedresti effettivamente l’accredito sulla piattaforma della cifra raddoppiata, ma, come esposto nel punto precedente, i dati visibili sulla piattaforma sono assolutamente falsi. In effetti, perché mai qualcuno dovrebbe regalarti dei soldi per farteli investire?!   

Le finte relazioni

Uno dei metodi che i truffatori utilizzano per adescare nuove vittime consiste nel frequentare siti o piattaforme per chi è in cerca dell’anima gemella. Si tratta di contesti in cui ci si pone con l’intenzione di dare la migliore immagine di sé e con la massima apertura possibile nei confronti del prossimo, per cui è semplice per i truffatori convincere le vittime ad effettuare pagamenti e a credere al miracolo della ricchezza facile attraverso internet. A questo fenomeno abbiamo dedicato un particolare approfondimento che puoi leggere qui. In definitiva se pensi di aver trovato l’altra metà della mela in chi ti ha consigliato (o in qualche modo subdolamente suggerito) di effettuare investimenti tramite piattaforme di trading, stai pur certo che si tratta di un’ulteriore finzione e cerca di preservare i tuoi sentimenti oltre al tuo portafoglio!

Le finte referenze

Probabilmente per convincerti ad effettuare i pagamenti ti hanno sventolato certificazioni, licenze o documenti vari. È appena il caso di ribadirti che tutto il materiale da loro previsto è falso e preordinato allo scopo di vincere ogni tua possibile obiezione, dubbio o scetticismo. È possibile che il finto consulente finanziario ti abbia finanche inviato il suo documento di identità…ma sei proprio certo che sia proprio il suo e non quello della vittima che hanno appena finito di truffare prima di te? Ricorda sempre che ingannarti è il loro lavoro, ci guadagnano tanto e lo sanno fare bene. 

Riprova sociale

In marketing è una tecnica di persuasione che si indica come “social proof” ed è quella tecnica per la quale si convince un consumatore ad effettuare un determinato acquisto mostrandogli che tanti altri prima di lui hanno fatto lo stesso ne sono rimasti soddisfatti. Fino a qui nulla di illecito e anche banalmente raccogliere recensioni (vere!) sulla propria attività commerciale significa far leva sulla “social proof”.

Nel caso delle truffe legate al trading on line, anche la social proof è utilizzata in modo distorto, per cui se ad esempio ti è capitato di leggere recensioni positive sulle società truffatrice, se hai verificato che hanno profili su piattaforme social con tanti seguaci, se effettuando ricerche su google ti è magari capitato di leggere articoli su di loro in cui non si fa menzione delle truffe che commettono, ma al contrario se ne pubblicizza il buon operato, allora stai pur cento che ti trovi di fronte a contenuti, a recensioni o a profili che hanno semplicemente acquistato, di proposito per convincerti. 

Le finte tasse

Per convincerti ad effettuare nuovi versamenti, i truffatori ricorrono molto spesso allo spauracchio delle tasse da pagare. In breve ti raccontano che i tuoi investimenti hanno prodotto utili importanti (magari pari al doppio o al triplo del capitale) per poi dirti che per poter incassare la cifra e non avere guai col fisco, su quei guadagni devi preventivamente pagare le tasse. Fortunatamente – questa è più o meno la “balla” che ti racconteranno – le tasse potrai pagarle nel paese in cui sono avvenuti gli investimenti, corrispondendo in anticipo a loro il relativo importo. Ovviamente non hai guadagnato nulla e non hai da pagare alcuna tassa e il versamento effettuato sarà servito solo ad ingrassare ulteriormente le tasche dei truffatori. Ricorda che se avessi davvero fatto trading e non fossi finito nelle grinfie dei truffatori: 1) le tasse avresti sì dovuto pagarle ma solo su quanto  realmente accreditato sul tuo conto bancario a titolo di plusvalenza; 2) le tasse avresti dovuto pagarle all’Agenzia delle Entrate, mediante dichiarazione dei redditi. 

È proprio tutto falso?

Quindi tutto, ma proprio tutto, quello che i truffatori ti hanno detto è falso? Tutto tranne una cosa: le modalità per effettuare i pagamenti in loro favore. Gli estremi del loro conto bancario (o la stringa alfanumerica che identifica il loro Wallet, se hai pagato in cripto valuta) sono gli unici dati sicuramente veri, perché se non lo fossero non avrebbero potuto incassare le somme che ti hanno purtroppo rubato. È proprio da queste informazioni, infatti, che si dovrà partire per ritrovare i truffatori e il danaro che hai dato loro.