Energia elettrica e gas riservano spesso delle pessime sorprese. A tutti è probabilmente capitato di ricevere bollette fuori misura per consumi probabilmente non effettivi. Il problema è generalmente aggravato dalla difficoltà di decifrare le fatture, al fine di comprendere se quanto è richiesto dall’ente erogatore corrisponda effettivamente al dovuto. Il fenomeno è da imputasi solitamente alle letture presunte, ovvero calcolate sulla base dei consumi medi e non attraverso la concreta lettura del contatore.
Le compagnie ricorrono a questa prassi evidentemente per risparmiare sui costi d gestione e sul personale che dovrebbe effettuare le verifiche… e poco importa se a rimetterci è il consumatore! La situazione è aggravata dai conguagli che arrivano come fulmini a ciel sereno, con cui è richiesto di saldare in un’unica soluzione cifre maturate per consumi accumulatisi nel corso delle mensilità precedenti.
Si può in tal caso sporgere reclamo all’ente erogatore al fine di richiedere un dettaglio analitico delle letture effettuate e dei consumi addebitati, così da verificare se essi corrispondano a quelli concretamente spesi.
Dal ricevimento del reclamo, l’azienda dispone di quaranta giorni per effettuare le verifiche del caso ed inviare una risposta motivata. Nel caso in cui l’errore sia riscontrato e riconosciuto, entro novanta giorni dall’dalla richiesta, l’azienda sarà tenuta a ricalcolare gli importi e restituire quanto riscosso in eccesso. Qualora entro novanta giorni non sarà stornato l’importo, la compagnia sarà tenuta a versare inoltre in favore del consumatore un indennizzo pari a:
– 20,00 euro se la restituzione non avviene entro 90 giorni;
– 40,00 euro se la restituzione non avviene entro 180 giorni;
– 60,00 euro se la restituzione non avviene entro 270 giorni.
La restituzione può avvenire mediante bonifico bancario o assegno o computata in detrazione nelle bollette successive.
Qualora, invece, il consumatore non abbia ancora effettuato il pagamento, dovrà attendere il nuovo conteggio e versare quanto richiesto alla luce delle verifiche effettuate dalla compagnia.
Per qualsiasi altro disservizio derivante dalla fornitura di gas o energia il consumatore ha sempre diritto a sporgere reclamo, in particolare per:
– ritardi nell’esecuzione di interventi o lavori (preventivi, allacciamenti, cessazioni, verifiche, ecc.)
– lavori eseguiti direttamente o da terzi per conto delle aziende erogatrici;
– guasti e interruzioni della fornitura;
– malfunzionamento del contatore.
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